mercoledì 2 maggio 2012

TERRENO ARGILLOSO


Terreno argilloso

Io coltivo da più di 10 anni un terreno argilloso (che non è mio....) ovvero un terreno che , se lasciato a sè stesso, quando piove è fradicio e impossibile da lavorare , quando è secco fa la crosta e si spacca con fenditure profonde e diventa duro come cemento. Difficile trovarlo in "tempera" ovvero ben lavorabile e , lasciandolo scoperto, è problematico coltivarci ortaggi da radice come carote e patate oppure insalate da taglio seminate a "spaglio".
Ci vogliono anni di continuo apporto di materiale organico per farne buona terra da orto .

"Ammendarlo" subito è fatica improba e costo esorbitante: mezzo metro cubo di materiale organico (concime/compost) e 50 kg di sabbia grossolana ogni metro quadro di orto , scasso profondo, miscelare e poi fresare ...... lascia perdere....

Io non ho nemmeno l’accesso carrabile e, non potendo fare tutto e subito , ho trovato alcune soluzioni e sono giunto ad alcuni compromessi:

a) delimitare una zona limitata per le carote, insalate seminate a spaglio, prezzemolo, e simili, da sopraelevare di 20/30 cm rispetto il resto del terreno e da arricchire subito di sostanza organica ed un pò di sabbia grossa.

b) Il resto del terreno, diviso in opportuni appezzamenti per favorire l'altenanza delle colture, deve essere mantenuto in tempera (umido e morbido) mediante copertura con telo impermeabile sia nella fase della cultura (pacciamatura e tubo ad ala gocciolante) che nella fase di riposo.

Perchè copertura nella fase di riposo ? per mantenerlo sempre in tempera, quindi lavorabile, ed evitare che si bagni troppo o si secchi troppo a seconda delle condizioni del tempo.
La copertura "a riposo" ottiene anche lo scopo di evitare la crescita delle infestanti ed il dilavamento del terreno con perdita di elementi nutritivi: un terreno argilloso non "dilavato" è come tenere le sostanze nutrienti in "banca" da un anno all'altro.
 Non accetto l'obiezione di alcuni secondo cui il terreno coperto "non respira" perchè più di 10 anni di esperienza su quello stesso  terreno mi hanno dimostrato che il terreno comunque "respira" e le colonie di formiche, insetti e batteri sotto il telo trovano l'ambiente ideale (ci ho trovato anche serpentelli e rospi, tutti vispi ed in ottima forma )

Un terreno argilloso mantenuto costantemente in tempera è ideale per qualsiasi coltura che possa agevolarsi della pacciamatura, evidentemente escludendo l'insalatina a spaglio, prezzemolo, basilico erba cipollina ed altre simili, per le quali va bonificata una parcella a sè stante come detto più sopra.

La copertura a riposo va comunque gestita con un briciolo di attenzione nel periodo invernale scoprendo il terreno quando necessario per far asciugare l'umidità in eccesso che può formarsi dopo intense precipitazioni o lo scioglimento di nevicate abbondanti.

Nessun commento:

Posta un commento