lunedì 28 marzo 2011

Dracaena fiorita



Nel 1971 , a Santos, Brasile,  ho comprato un tronchetto , senza foglie  , alto 60 cm  con 25 cm di diametro.
Al ritorno a casa lo ho sistemato in un contenitore adeguato, immerso nell'argilla espansa e con un pò d'acqua nel fondo.
Da allora lì è vissuto ed ha prosperato, bagnato ogni settimana con un litro d'acqua di rubinetto e poche gocce di concime liquido di poco prezzo.



Sono passati gli anni : i rami della dracena arrivavano al soffitto e venivano tagliati dando origine a talee , quattro delle quali sono nel vaso a tener compagnia al tronco principale (mamma e quattro figlie già grandi) , altre sono finite in diversi vasi , a loro volta raggiungendo il soffitto e dando origine a nuove piante.




Nel frattempo è fiorita due volte








e continua a crescere, eccola  arrivare di nuovo al soffitto


........continua  (almeno spero) ........

domenica 20 marzo 2011

Quasi randagi

Questa è una favola di persone e di gatti.

Ambientazione: Fontanigorda, amena località dell'appennino ligure, 850 m slm, una casa con giardino, sulla strada per il Bosco delle Fate.
Personaggi ed interpreti: due coniugi , non più giovanissimi, che vi passano l'estate al fresco , curando il giardino e ...dando da mangiare ai gatti che passano.  Si, i due coniugi animali non ne hanno, o meglio: lei dice che il marito, "come bestia", le basta e avanza.......
Il "ristorante dei gatti" è sempre aperto, giorno e notte, anzi, la notte si aggiungono nuovi clienti : ricci, volpi, tassi, tutti clienti che non amano farsi vedere dai ristoratori e frequentano solo il "self service notturno" . Erano venuti a cena anche i cinghiali, ma si sono comportati male, dei veri porcelloni, perciò sono stati messi alla porta ed invitati a non farsi più vedere.....
I gatti vengono invece anche di giorno, alcuni timidi e sospettosi, altri più disinvolti, amichevoli, addirittura affettuosi. Vengono, mangiano, bevono si fanno un pisolino e poi se ne vanno altrove.....dove??
C'era una volta una gattina tigrata, giovane, che veniva regolarmente a pranzo e talvolta anche a cena; in casa non entrava, ma se eri fuori in giardino, ti si strofinava e faceva le fusa; anche lei però passava e se ne andava per i fatti suoi. Una dei tanti gatti che frequentavano il giardino. Poi mise sù pancia, gattina incinta??, sembrava di sì, quindi per lei qualche boccone speciale,  due coccole in più.  Per qualche giorno non si fece vedere , poi tornò magra magra e affamata: ?dove hai lasciato i gattini?? , ma quella non risondeva, mangiava, ringraziava, e via.
Poi, un pomeriggio, quando i due coniugi si godevano il meritato riposino, sentono pigolare giù in giardino : ?un uccellino caduto dal nido??, andiamo a vedere ?? 
Ed ecco nell'erba, due batuffoli di pelo, grandi come un pugno, che non si reggevano in piedi ed avevano gli occhietti ancora chiusi, erano loro a pigolare... e la gatta, tranquilla, a due metri di distanza, guardava alternativamente i due coniugi ed i suoi micini, come dire: io ho fatto la mia parte, ora datevi da fare anche voi!
Tutto un correre a cercare un cesto adatto ed una copertina, quindi i neonati vennero delicatamante accomodati nel cesto, trasportato all'ombra , in zona ristorante, con la gatta che seguiva le operazioni con attento distacco.
E così fu pensione completa  per tutta la famigliola, coccole comprese, finchè i gattini non furono grandi abbastanza da andarsene in giro da soli. A quel punto le cose tornarono come prima:  abbandonata la comodità del cesto e le forse troppo sollecite attenzioni dei due coniugi, i tre gatti ripresero a fare i "semi randagi" , passando  a mangiare e a salutare, e poi via ....liberi nella campagna.


La famigliola

                                               i fratellini in casa











mici in giardino



si sentivano...nonni










mamma e figlio (molto cresciuto) in pausa relax


ALSTROEMERIA - Divisione dei rizomi


Ciao a tutti

Il 19/3 ho svasato una Alstroemeria di due anni, tenuta in vasetto (ex Yogurt) da 500 grammi. Ho scelto apposta un vaso piccolo, con pochi rizomi per facilitare la comprensione della modalità di divisione. Infatti, contrariamente alle mie abitudini ho fotografato i vari passaggi per documentare l'operazione, che vado a descrivere qui di seguito:

prima foto: la A. nel vaso ; seconda foto : appena svasata


  




ho allargato i rizomi con le dita: due, più piccoli (a destra) si sono separati praticamente da soli mentre il terzo (a sinistra) è rimasto intero, con due germogli utili, per cui l'ho tagliato per separare i germogli (non serve il machete, si può agevolmente spezzarlo con le dita)
terza foto : un riz. grande e due piccoli ; quarta f.: dopo la divisione del rz. grande







Quinta foto: i quattro rizomi separati




Notare che un rizoma è composto da un "cordoncino" da cui spuntano (o spunteranno) uno o più germogli, e a cui sono attaccate una o piu "patatine" lunghe e bianche. Per quanto ne sappia io, le "patatine" che accidentalmente si staccano dal "cordoncino" non sono in grado di produrre germogli e sono destinate a marcire (se qualcuno è assolutamente sicuro del contrario sarò felice di essere smentito e ......  farò pubblica ammenda ) .

Fino ad allora resta inteso che :
"patatina" senza germoglio = "patatina" morta

Comunque non vi preoccupate: è inevitabile che qualche "patatina si stacchi, specie svasando vasi grossi, (io, nonostante quanto ho detto finora, rinvaso anche le patatine staccate, insieme ai rizomi buoni: sperare nel miracolo non costa niente).

Alla fine ho rinvasato i quattro rizomi nei vasi più piccoli che le misure dei rizomi stessi permettevano, anche perchè ero a corto di terra e poi li regalo.... Sono venuti due vasi da 500 gr e due da 200 gr , ex yogurt riciclati...qui non si butta via niente...per principio.... e perchè la forma di questi vasini (alti è stretti) si adatta meglio alle esigenze delle piante, al contrario dei vasi neri bassi e larghi che sono in commercio e che secondo me , per la maggior parte delle piante, sono sbagliati.

la sesta foto mostra il risultato finale





Se tutto va bene cominceranno a fiorire (poco) a fine estate, un pò di più l'anno prossimo.. e così via, raddoppiando il volume dei rizomi nel vaso (ed i fiori) ogni anno e dando fiori come questo che ho fotografato oggi:



Per questo, partendo da vasi piccoli, sarebbe bene rinvasarli ogni anno perchè se sono troppo stretti fioriscono meno e col tempo deperiscono.
Ogni tre o quattro anni bisognerebbe dividere i cespi, sempre per la ragione di cui sopra, se no, a furia di rinvasare si finisce con vasi come questo:




In vaso qui a Genova fioriscono da aprile a dicembre, salvo qualche "intrepida" come questa fotografata ad inizio marzo




Se invece sono allevate in terra si sviluppano in larghezza, picevolmente infestanti, e se trovano l'ambiente adatto danno quei bei fiori alti e grossi da tenere in casa come fiori recisi:


spero quanto sopra si capisca a sufficienza; se non sono stato chiaro.... chiedete e vi sarà ....detto... (nei limiti delle conoscenze....umane )

venerdì 18 marzo 2011

Riflettere coltivando

Riflettere coltivando.
Mentre lavori con  la terra (orto o giardino, non importa) riesci anche a  liberare i pensieri:
riflettere coltivando.... coltivare riflettendo (? è lo stesso..... oppure no ?) 

Coltivando puoi:
Sentirti "padre" quando semini 
Sentirti  "madre" quando spuntano i primi germogli nei vasetti
Sentirti "giudice e boia" quando fai le potature
Sentirti un "padre fondatore" quando metti a cultura un nuovo pezzetto di terra
Sentirti un "chirurgo" quando fai gli innesti
Sentirti una "azienda traslochi" quando trapianti
Sentirti Attila mentre strappi le erbacce infestanti
Sentirti Gengis Kan o Tamerlano mentre stermini i pidocchi
Ti puoi sentire tante cose diverse , giardinando, ma sopratutto ti puoi sentire bene , in pace con te stesso e con il mondo intero, ed è ciò che conta.