domenica 9 ottobre 2011

Amaranthus caudatus

Amaranthus caudatus

La kiwicha, quihuicha o amaranto (Amaranthus caudatus), è una pianta amarantacea dalla rapida crescita, con foglie, gambi e fiori viola, rossi e dorati.

Questa non è mia , ma di una vicina di Fontanigorda, che non ha il computer , così la posto io se no andrebbe persa e sarebbe un peccato.

Però ho recuperato i semi ed il prossimo anno proverò a riempirci il giardino anche se dubito di avere un risultato così:






notizie da Wiki:
E' un pianta originaria del centro america che si riproduce per semina primaverile.
I semi sono commestibili come cereali pur non facendo parte della categoria delle graminacee.
Era una pianta molto importante nell'alimentazione degli antichi popoli del centro america (Maya,Atzechi, etc) poi è stata dimenticata e soppiantata dalle graminacee di origine europea, e solo dal secolo scorso (1900...) e stata rivalorizzata per scopo alimentare in quanto sono state scoperte le sue importanti proprietà nutrizionali.
Ricco di proteine, fino al 16%, con elevato valore biologico contenendo, rispetto ai cereali, il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Ha un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro. Grazie inoltre all'elevato contenuto di fibre, ha un effetto positivo sulla digestione e sul ricambio. Essendo privo di glutine è indicato per l'alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco, o ha problemi intestinali, ma anche ai bambini nel periodo dello svezzamento. È convenientemente usato spesso come base per le pappe dei bambini o come ingrediente pregiato di minestroni di verdura per convalescenti ed anziani.
La coltivazione dell'amaranto è relativamente semplice, trattandosi di una pianta piuttosto resistente a parassiti, malattie e temperature elevate cosi come il suo parente selvatico Amaranthus retroflexus, non ha bisogno di particolari cure. La semina puo' essere effettuata da meta' Aprile in avanti, comunque quando si ha la certezza che non vi siano più gelate notturne, tenendo presente che la germinazione migliora con la temperatura e che se questa è troppo bassa la germinazione viene effettivamente inibita dalla luce solare. La raccolta dei semi è resa più complessa dal fatto che ogni infiorescenza prodotta dalla stessa pianta matura in tempi diversi e quindi richiede più fasi di raccolta distinte che dovrebbero essere eseguite a mano. Le varieta' di amaranto selezionate per la coltivazione su scala piu' grande, come la Golden Giant, tendono a generare una singola infiorescenza che semplifica le operazioni di mietitura. La produttivita' dell'amaranto è molto elevata, una singola pianta puo' produrre fino a 200000 semi, per un peso complessivo che puo' arrivare a 100 grammi di seme. Test di coltivazione nella Pianura Padana mostrano la possibilita' di effettuare fino a due raccolti, uno estivo e uno autunnale, dalla stessa pianta. L'Amaranto, in particolare la specie Amaranthus caudatus, viene anche utilizzato come pianta ornamentale rendendo piu' facilmente reperibili i semi per iniziare una coltivazione in proprio.
Una volta bollito risulta una massa gelatinosa (lo stesso si può dire per la tapioca), quindi è preferibile cucinarlo in abbinamento a cereali (orzo, riso), o con verdure, con un conseguente miglioramento del sapore e del valore nutritivo. Si cuoce, dopo il lavaggio, in due parti di acqua con un cucchiaino di sale marino integrale magari assieme ad un'alga kombu. Impiega 20 minuti in una pentola a pressione e 30 minuti in una pentola normale. Non mescolare e lasciar riposare 10 minuti dopo la cottura a pentola coperta, per permettere ai chicchi di finire di gonfiarsi. Il sapore è leggermente dolciastro. I grani possono anche subire una tostatura con un filo di olio, i semi d'amaranto scoppiano, ottenendo così una sorta di pop-corn ideale per muesli, croccanti e pasticcini, o equivalentemente possono essere soffiati. Se ne può usare anche la farina, ma non potendo lievitare da sola per l'assenza di glutine, è bene miscelarla a farina di farro, di kamut o di frumento.

Tutto quanto sopra non è certamente "farina del mio sacco" ma è stato rubacchiato da wikipedia (che Dio la benedica ! ..... e ce la conservi .....), ma ho pensato , almeno per una volta di dare una presentazione per quanto possibile esauriente ad una pianta che mi ha stupito ed emozionato e che ho appreso poi avere anche tante "virtù" quindi unisco "l'utile el dilettevole" e se mi sono dilungato troppo sono certo che , almeno questa volta, mi scuserete .

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